Cooperativa Sociale e di Lavoro Giovanni Paolo Ii Soc.Coop. Onlus

La cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo sociale mondiale ed in rapporto ad essi agisce. La cooperativa, ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1997 n. 460 E' una organizzazione non lucrativa di utilita' sociale e ha quale scopo l'organizzazione di un'impresa di solidarieta' sociale che persegua, mediante la solidale partecipazione della base sociale e di tutto il gruppo sociale che ad essa fa riferimento, scopi socio-Sanitari, economici ed educativi propri delle cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991 n. 381. La cooperativa si ispira a criteri di mutualita, solidarieta', democrazia, di impegno reciproco tra soci, di equilibrio delle responsabilita' rispetto ai ruoli, puntando alla ricerca e alla creazione di opportunita' lavorative per i propri soci. A tal fine la cooperativa potra' assumere da policlinici, ospedali, cliniche, case di cura, residenze sanitarie e da ogni altra struttura sociale sanitaria, nonche' da privati, la gestione dell'attivita' infermieristica, paramedica e socio sanitaria in genere, nonche' la gestione, anche integrata, di tutti i servizi socioassistenziali anche non sanitari. La cooperativa potra' pertanto esercitare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, all'interno delle strutture sociali o sanitarie, la gestione di tutti i servizi di: - Educazione alimentare al fine di permettere agli ospiti delle strutture gestite un sano rapporto con l'alimentazione fonte di cultura e di salute; - Educazione ambientale, al fine di permettere agli ospiti delle strutture gestite un nuovo ed organico rapporto con la natura; - Cura alla persona e agli ambienti dove la stessa dimora; - Accoglienza ed accompagnamento sia per gli ospiti delle strutture protette che per i loro familiari. La cooperativa puo' gestire le strutture protette e i servizi connessi, in proprio e per conto di terzi, con il lavoro dei soci o di volontari, ovvero anche di eventuali lavoratori subordinati se rilevati dalle strutture gestite. La cooperativa puo' inoltre: - Svolgere attivita' e servizi di prevenzione e riabilitazione; - Condurre centri diurni e residenziali di accoglienza e socializzazione, con carattere terapeutico e comunque finalizzati al miglioramento della qualita' della vita, nonche' intraprendere altre iniziative per la formazione professionale, per il tempo libero, la cultura ed il turismo sociale; - Prestare servizi domiciliari e di assistenza, sostegno e riabilitazione effettuati tanto presso la famiglia, quanto presso la scuola o altre strutture di accoglienza; - Prestare assistenza infermieristica e sanitaria a carattere domiciliare oppure all'interno di centri di servizi appositamente allestiti o messi a disposizione da enti pubblici o privati; - Promuovere, organizzare e gestire strutture sanitarie per persone autosufficienti e non, nonche' strutture sanitarie in genere e servizi integrati per residenze protette. Il tutto nello spirito mutualistico e senza alcuna finalita' di lucro. La cooperativa puo' promuovere e gestire corsi di formazione intesi a dare ai partecipanti strumenti idonei alle rispettive qualifiche professionali nonche' alla formazione cooperativistica anche con il contributo dell'unione europea, degli enti pubblici, privati in genere e/o di singoli. La cooperativa potra' concorrere a pubblici appalti per la gestione dei servizi compresi nel proprio anche mediante partecipazione a raggruppamenti temporanei d'impresa. La cooperativa potra' intraprendere iniziative di ricerca scientifica anche precompetitiva, anche con sostegno pubblico, finalizzate al miglioramento dei servizi offerti e/o delle capacita' professionali dei soci. La cooperativa potra' costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale nonche' adottare procedure di programmazione pluriennale finalizzata allo sviluppo o all'ammodernamento aziendale, il tutto nei limiti consentiti dalla legge 31 gennaio 1992 n. 59 Ed eventuali norme modificative ed integrative. Ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo primo settembre 1993 n. 385 E della deliberazione del comitato interministeriale per il credito e il risparmio 3 marzo 1994 i soci possono effettuare finanziamenti fruttiferi o infruttiferi alla societa' in proporzione alle rispettive quote sociali. La societa' potra' compiere tutte le attivita' connesse e strumentali all'oggetto sopra indicato nel rispetto delle disposizioni di legge in materia. L'indicato oggetto della societa' soddisfa l'interesse dei soci a svolgere l'attivita' prevista dalla citata legge 8 novembre 1991 n. 381.