CRMEDIA - Soluzioni Multimediali: Comunicato Stampa
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11 giu CRMEDIA - Soluzioni Multimediali16:22 - 11 giu 2012 Puglia http://www.crmedia.it/2012/06/11/klout-come-misurare-linfluenza-nella-rete/
Klout: come misurare l’influenza nella Rete
Negli ultimi tempi e soprattutto negli USA sta avendo sempre più importanza il fenomeno del punteggio Klout. Si tratta in sostanza di un indice che misura l’influenza sui vari social network come Facebook, Twitter, Linkedin, Foursquare, Google+; presto saranno anche resi i valori di influenza nelle pagine Facebook, i canali di Youtube, Instagram, Tumblr, Blogger, WordPress.com, Last.fm e Flickr.
L’analisi viene offerta gratuitamente e si accede mediante il proprio account Twitter o Facebook, autorizzando il servizio ad avere accesso ai propri dati.
I principi che sono alla base della determinazione del punteggio Klout sono:
- il livello di influenza sui “followers” (per Klout infatti conta più come gli utenti interagiscono con il contenuto che si crea che il numero stesso degli utenti)
- le interconnessioni con i diversi social networks (inserire contenuti su diverse reti non può che far aumentare il proprio punteggio)
- la possibilità per ognuno di avere un punteggio Klout (non si è penalizzati qualora si abbia una connessione con qualcuno con il punteggio più basso; anzi, chi possiede un punteggio più elevato puà contribuire a far crescere il punteggio più basso di un altro utente in virtù dell’idea secondo Klout che le interconnessioni contribuiscono positivamente sull’indice)
- la costruzione della propria influenza nel tempo (il punteggio Klout viene calcolato nel tempo, secondo una finestra di 90 giorni; le attività recenti hanno un peso maggiore rispetto ad attività passate. In questo modo, l’essere inattivi per un breve periodo non avrà particolari conseguenze sul punteggio Klout)
- l’essere attivi è differente dall’essere influenti (questo vuol dire che commentare, interagire sui social network mediante i “likes” o i “retweets” sono possibili dimostrazioni di influenza.
Sebbene per poter utilizzare le analisi effettuate da Klout è necessario autorizzarne l’uso con il profilo Twitter o Facebook, viene prestata particolare attenzione nella gestione della privacy; infatti, sui dati viene effettuata una “misurazione” e non un’analisi senza il consenso esplicito del proprietario dell’account.
Uno degli aspetti più interessanti di Klout sono i cosiddetti “Perks“: le aziende in particolare possono essere interessate a seguire il profilo di un determinato utente che “influenzi” con le sue opinioni i suoi “followers” e quindi premiarlo con dei “perks“, senza necessariamente che sia obbligato a parlare di un prodotto o di un servizio.
Fonti:
Articolo di Wired.com su Klout
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