G Data: Comunicato Stampa
-
23 ago G Data00:00 - 23 ago 2011 Casalecchio di Reno (Bologna) http://www.gdata.it
G Data pericoli dei social network
G Data: i pericoli dei social network.
Donne più attente degli uomini, anziani meglio dei giovani.
Uno studio condotto da G Data evidenzia i comportamenti pericolosi degli utenti sui siti di social network ed evidenzia quali sono gli internauti più responsabili.La popolarità dei social network è in continuo aumento. Il leader di mercato, Facebook, conta oltre 700 milioni di iscritti (fonte: Socialbakers). Mantenere i contatti e scambiarsi notizie e foto sono le attività più comuni insieme allo scambio di link per i contenuti web più interessanti.
Purtroppo i criminali online stanno sempre più facendo leva su queste abitudini per indurre gli utenti a cliccare su link che rimandano a siti infetti che possono scaricare malware nei loro Pc. Ma quanto sono attenti al riguardo gli utenti dei social network? La risposta che fa riflettere arriva dallo studio sulla sicurezza 2011 condotto da G Data: quasi uno ogni cinque utenti clicca su tutti i link pubblicati, da chiunque essi siano stati postati. Se dunque rapportassimo questo risultato al solo Facebook significherebbe comunque che più di 130 milioni di utenti non fanno abbastanza attenzione e finiscono nelle trappole dei cyber criminali.
Lo studio, inoltre, evidenzia differenze anche tra i diversi gruppi di utenti: gli utenti più anziani sono di norma più attenti nell’utilizzo di Internet rispetto a quelli più giovani e le donne sono risultate un po’ più consapevoli degli uomini sul tema della sicurezza informatica."I cyber criminali stanno sempre più utilizzando I social network per distribuire malware”, spiega Eddy Willems, G Data Security Evangelist. “Una delle truffe più ricorrenti consiste nella deliberata distribuzione di codice maligno attraverso i link postati sui vari portali. Un link che rimanda ad un presunto video scandalistico, per esempio, conduce invece a un sito infettato con codice maligno. Gli utenti non possono riconoscere facilmente i siti pericolosi perché gli indirizzi sono abbreviati in maniera significativa. Per questo motivo dovrebbe essere obbligatorio l’utilizzo di soluzioni per la sicurezza dotate di uno scanner http.”
Un utente su cinque clicca sui link di tutti gli utenti
Quasi un utente su cinque tra quelli intervistati corre elevati rischi sui social network perché ha dichiarato di cliccare su tutti i link, siano essi postati da amici o fonti sconosciute. Di contro il 46% degli utenti rifiuta categoricamente di cliccare su qualsiasi link. Il terzo gruppo di risposte è relativo a quegli utenti che cliccano esclusivamente sui link pubblicati dai membri del loro stesso network.I "silver surfers", i “navigatori più anziani” sono un po’ più attenti nell’uso dei social network
In generale gli utenti più giovani utilizzano i social network più a lungo e in maniera più intensiva rispetto agli utenti più anziani. A dispetto di ciò, però, i “silver surfers” adottano più precauzioni come dimostrato dallo studio di G Data: più anziani sono gli utenti, meno è probabile che questi clicchino su link. Di contro gli utenti più giovani sono più predisposti a correre rischi sui social network. Come l’età diminuisce, così decresce il numero di utenti che operano una distinzione tra link provenienti da fonti conosciute e sconosciute.Ecco i risultati in dettaglio:
Le donne sono più consapevoli verso la sicurezza informatica
Lo studio condotto da G Data evidenzia, inoltre, una leggera differenza nel modo con cui uomini e donne utilizzano Facebook e altri siti simili. Gli utenti maschi corrono più rischi nell’utilizzo di Facebook e, in maniera analoga agli utenti più giovani, non badano se un link proviene da una fonte conosciuta o sconosciuta. Le donne, invece, mostrano di essere più attente ai rischi dei social network e preferiscono cliccare solo su link che provengono dalla loro cerchia di amici.Lo studio sulla sicurezza 2011 di G Data include anche le seguente domandi e tematiche:
- Cosa sanno gli utenti dei rischi di Internet?
- Come si proteggono gli utenti contro questi rischi?
- Quanti Pc non sono protetti?
- Chi è più informato? I giovani o gli anziani?
- Gli uomini sono davvero I migliori navigatori?Studio sulla sicurezza 2011 di G DataSecurity Survey: in che modo gli utenti affrontano I rischi di Internet?
L’azienda tedesca ha intervistato più di 15.000 Internet in undici differenti nazioni, facendo a essi dettagliate domande sulla protezione da virus, il malware e i comportamenti sui social network. i risultati sono stati poi analizzati e comparati con l’attuale status delle minacce in Internet. Potete scarica tutta la ricerca dal seguente link: http://www.gdata.it/uploads/media/GData_SecuritySurvey_2011_IT.pdfSofware gratuiti per proteggersi dai siti pericolosi
G Data CloudSecurity blocca I siti dannosi prima che questi possano causare Danni. Questo plug-in è compatibile con tutti I software antivirus gratuiti ed è utilizzabile subito dopo l’installazione. Non sono necessari update perché, più utenti utilizzano il plug-on, più dati sui siti pericolosi vengono condivisi nel cloud. Gli utenti possono inoltre riportare i siti sopetti attraverso il plug-in. In questo modo gli esperti dei G Data SecurityLabs possono verificarli e dare un feedbacl direttamernte nel cloud. Il programma è scaricabile da qui: http://www.free-cloudsecurity.com/ -