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centro studio Epochè ha lasciato un nuovo post 24 ott
La psicoterapia della Gestalt
Accade sempre più spesso di trovarci in situazioni di disagio, di crisi, di incontrare difficoltà e malessere nella gestione dell’esistenza quotidiana.
Accade di restare paralizzati di fronte ad eventi straordinari, alla rottura di equilibri legati a separazioni, lutti, crisi lavorative, malattie…
Altre volte ci sentiamo confusi e a disagio con i nostri desideri, aspirazioni, emozioni e vorremmo capirne di più di noi stessi per continuare a cercare altri orizzonti possibili per la nostra esistenza.
Spesso, di fronte ad una crisi, non ci rendiamo conto delle risorse personali ed ambientali che possiamo utilizzare, ci sentiamo vittime degli eventi.
Questo vissuto, questo modo di sentire e vedere gli eventi, si ripercuote nella qualità delle relazioni che costruiamo sul piano affettivo, lavorativo e sociale.
Può accadere di non riuscire da soli a far fronte a tali disagi, malesseri, dubbi e desideri contrastanti. La relazione psicoterapeutica può essere un valido aiuto in queste circostanze.
La psicoterapia della Gestalt ad approccio fenomenologico esistenziale si presenta come una forma di aiuto che, all’interno del personale sistema di valori, sostiene e accompagna la persona nel vedere più chiaro dentro sé stessa, nello scoprire e nello sviluppare risorse latenti, secondo il principio dell’ “aiutare ad aiutarsi”.
Secondo tale principio lo psicoterapeuta accompagna chi chiede aiuto nella ricerca di un nuovo modo di stare di fronte alla realtà, migliorando le relazioni interpersonali e la propria qualità di vita.
Lo psicoterapeuta aiuta la persona ad aiutarsi favorendone l’autostima e il senso di personale potere inteso come possibilità di affrontare e indirizzare la propria vita attraverso scelte consapevoli e assumendosi la responsabilità delle loro conseguenze.La psicoterapia della Gestalt non si fonda dunque su un approccio interpretativo e non vede il miglioramento della qualità di vita delle persone nella comprensione delle cause dei problemi e nell’attribuzione ad eventi del passato di significati determinanti. E’ esperienza comune che le persone pur “riconoscendo le cause” dei propri disagi non riescano a migliorare la loro qualità di vita e restino bloccate nella difficoltà di sentire pienamente le emozioni, di dar loro un nome, non rendendosi conto che è questa cecità emozionale il principale ostacolo ad un agire efficace.
Un’azione efficace quasi mai è quella che porta alla soluzione dei problemi secondo le aspettative individuali; bisogna considerare efficaci quelle azioni che permettono alla persona di fluire nel tempo il più serenamente possibile accogliendo gratificazioni ma anche frustrazioni che l’esistenza inevitabilmente porta con sé senza, tuttavia, perdere lo slancio vitale e la gioia di vivere.
Dott. Simone Lenzoni,psicologo psicoterapeuta,iscritto all'albo degli Psicologi della Toscana -